UNA VITA IN VACANZA – LO STATO “ROSSONERO”

UNA VITA IN VACANZA – LO STATO “ROSSONERO”

Una vita in vacanza: questo è il titolo del pezzo de Lo Stato Sociale, che ha recentemente spopolato in Italia dopo i primi ascolti durante il Festival di Sanremo. Ecco, se dovessimo abbinare questo titolo ad una squadra della nostra Serie A di certo lo potremmo abbinare al Milan. Sì, proprio quel Milan, che durante questa vita in vacanza si è sbizzarrito con i colpi di mercato. Biglia, Calhanoglu, Kessié ed anche Patrick Cutrone. Già, proprio il classe ’98, gioiellino pescato nel vivaio del diavolo che sta lasciando tutti di stucco a suon di reti. Dall’altro lato però c’è l’acquisto di 30 milioni che ancora non si è ritagliato uno spazio, ovvero André Silva. Per lui solo gol in coppa, ma nessuno nel nostro campionato, quasi a sottolineare la difficoltà di ambientamento. Niente nuovo che avanza come direbbe l’ormai celebre gruppo indie rock, frase adatta per quello che doveva essere il pilastro del reparto offensivo. Se da un lato c’è chi non ha brillato, dall’altro invece c’è la risorsa umana, ovvero quel profilo di cui il gruppo non può proprio fare a meno. Prendiamo ad esempio Bonucci, che con la sua esperienza è considerato una pedina fondamentale per la fase difensiva e per la sicurezza degli altri compagni di reparto. Merito di un esperto di mercato, o quasi un analista come Massimiliano Mirabelli, bravo nello strappare alla squadra detentrice del titolo il suo miglior centrale. L’analista di calciomercato, sempre citando la canzone, quello che non ha bisogno di aiuti e che supervisiona i migliori prospetti del calcio europeo in vista del mercato, come ad esempio Brandt e Meyer (giovani che stanno stregando la Bundesliga). Quel calciomercato, fatto anche di amore e tensioni. Il caso Donnarumma ci ha tenuti incollati allo schermo per tutta l’estate, a causa del re dei procuratori Mino Raiola che potrebbe essere etichettato come il maestro degli switch improvvisi, quello che insomma fa soldi col poker.
Se da una parte i tifosi hanno contestato Gigio con un perché non te ne vai?, dall’altra c’era chi lo confortava spronandolo a far sempre meglio, quasi a voler dire nessuno che dice se sbagli sei fuori. Questa è la forza del diavolo che sembrerebbe adesso aver trovato in Gattuso il giusto mister per il futuro, tanto che i vertici vorrebbero trattenerlo fino al 2020.
Tra una vita in vacanza fatta di colpi e niente nuovo che avanza, adesso però c’è un gruppo che si diverte e che riacquista fiducia, o meglio….Una banda che suona e che canta.

Torna la Bundesliga!

Torna la Bundesliga!

Dopo la sosta natalizia tornano le emozioni del campionato tedesco. Campionato che vede in testa il solito Bayern Monaco con 39 punti, seguito dal Lipsia, Hertha Berlino, Francoforte e infine Hoffenheim. Lontano dalla zona Champions invece il Borussia Dortmund di Tuchel che non sta vivendo una delle sue stagioni migliori.
Andiamo a vedere quali sono le partite della 17a giornata: la capolista Bayern se la dovrà vedere contro il Friburgo, squadra che sulla carta sembrerebbe abbordabile per gli uomini di Ancelotti. Scontro al vertice invece tra Lipsia e Francoforte: la neopromossa Lipsia cercherà di non fermarsi pur di inseguire la compagine di Ancelotti.
Trasferta ostica invece per gli uomini di Tuchel che dovranno affrontare il Werder Brema fuori casa, mentre l’altro big match è tra Wolfsburg e Amburgo.
Giocherà in trasferta anche l’Hoffenheim, squadra finora imbattuta che cercherà di continuare il trend positivo delle ultime giornate contro l’Augsburg.
Che dire, mettetevi comodi e godetevi le emozioni della Bundesliga. Campionato che potete seguire solo su Fox Sports (canale 204 di Sky).

City, addio Premier

City, addio Premier

Brutte notizie per i Citizens: con la sconfitta contro l’Everton si complica ulteriormente la corsa al titolo.
Dopo l’ultimo ko subito contro il Liverpool il City rimedia un’altra sconfitta, stavolta contro l’Everton che ha abbattuto la formazione di Guardiola per 4-0.
Quest’ultima sconfitta azzera le probabilità dei Citizens di ambire alla Premier League, complice anche un tipo di gioco che ha lasciato a desiderare.
De Bruyne e compagni non riescono ad incidere e vengono letteralmente travolti dalla formazione di casa. Ad aprire le marcature ci pensa Lukaku dopo la prima mezz’ora di gioco, Mirallas invece raddoppia al rientro dall’intervallo ed infine ci pensano i giovani Davies e Lookman a chiudere i conti.
Per il City è una disfatta su tutti i fronti.Le aspettative ad inizio campionato erano diverse quando è approdato in panchina uno degli allenatori più forti in circolazione, ma la Premier è un’altra storia, o meglio, è il campionato più imprevedibile del mondo dove tutto può accadere, e questa volta sono gli uomini di Guardiola a farne le spese.
Vedremo cosa succederà alla fine del campionato, ma nel frattempo crescono le quotazioni dei bookmakers per quanto riguarda l’addio di Guardiola al calcio inglese.

E’ tornato lo Jojo!

E’ tornato lo Jojo!

Jovetic stende il Real Madrid con un tiro dal limite dell’area. Il giocatore dimentica così la brutta parentesi con la maglia dell’Inter e si concentra su quella che è la sua nuova squadra: il Siviglia.
Sembra essere tornato il Jovetic dei tempi d’oro quando con le sue prestazioni fenomenali e con i suoi gol incantava la piazza di Firenze. Ogni volta sembra essere la prima per l’attaccante montenegrino che ormai ha mandato in visibilio i tifosi del Siviglia.
“Jojo” era andato a segno anche in Copa del Rey sempre contro il Real Madrid, e quando Sampaoli l’ha gettato nella mischia al 69′ alla prima in Liga il giocatore non ha deluso le aspettative regalando al Siviglia tre punti pesantissimi per la corsa al campionato.
Non male come inizio per “Jojo” che adesso vuole dimenticare il passato e concentrarsi sul presente facendo sognare i tifosi proprio come quella notte di Champions al Franchi quando la Fiorentina annientava il Liverpool grazie alle magie di un giovane attaccante coi riccioli d’oro.

Diego Costa-Conte: la lite

Diego Costa-Conte: la lite

Un fulmine a ciel sereno quello che si è abbattuto sullo spogliatoio del Chelsea. Diego Costa ed Antonio Conte avrebbero litigato, visto che il loro rapporto ormai è agli sgoccioli.
Diciannove presenze e quattordici reti per la punta spagnola, artefice senza dubbio della cavalcata che ha portato il Chelsea in vetta alla classifica, ma il Daily Mail parla di una lite avvenuta durante una sessione d’allenamento.
Nella prossima trasferta a Leicester lo spagnolo non ci sarà per colpa di un dolore accusato alla schiena, ma Conte si schiera con i suoi collaboratori che non hanno ravvisato niente. E da lì la lite che porta alla mancata convocazione.
Nel giro di poche ore cominciano a girare rumours di mercato clamorosi: i tabloid inglesi scrivono addirittura di un incontro tra gli agenti del giocatore e il Tianjin Quanjian.
Conte, nel frattempo, rispedisce al mittente tutte queste voci e si prepara per la sfida contro il Leicester. Nella notte però arriva un messaggio da parte di Costa: “Come on Chelsea!”, un messaggio che forse accantona i diverbi con l’ex Ct della Nazionale.

Andrea Belotti: un attaccante che non ha paura di alzare la cresta

Andrea Belotti: un attaccante che non ha paura di alzare la cresta

E’ una vera e propria macchina da gol Andrea Belotti, attaccante classe 1993 del Torino che al momento sta lasciando tutti di stucco grazie alle sue prestazioni fenomenali.
E’ un rapace d’area, basta lasciargli mezzo metro di spazio e ti fa secco. Ogni sua prestazione è coronata con un gol e adesso per lui parlano soltanto i numeri: con la rete segnata al Milan in Coppa Italia il numero 9 granata è diventato il solo giocatore dei primi cinque campionati europei ad aver segnato cinque gol di testa, di destro e di sinistro. Un vero e proprio bomber che manda in delirio la tifoseria del Toro e che fa letteralmente impazzire i difensori centrali che non sanno più come francobollarlo.
Andrea è in gran forma, infatti l’attaccante ha appena raggiunto il suo score personale della scorsa stagione: 12 reti in 17 gare.
Oltre a far felici i tifosi granata, Belotti sta facendo gioire anche quasi tutti i “fantallenatori” di tutta Italia con una media voto di 6.62 e una fantamedia di 8.56.
Che dire, impossibile resistere di fronte ad un attaccante in forma smagliante. Adesso l’obiettivo per il Gallo è il primo posto nella classfica marcatori ma c’è da superare la concorrenza di Higuain, Icardi e Dzeko, concorrenza che all’attaccante però non spaventa per niente.

La solita MSN

La solita MSN

Il trio Messi-Neymar-Suarez conquista i quarti di finale della Copa del Rey battendo per 3-1 l’Athletic Bilbao.
Prestazione da applausi per il trio delle meraviglie blaugrana che piega senza problemi l’Athletic.
Al 35′ Luis Suarez porta in vantaggio il Barça: l’uruguaiano, innescato da Neymar, lascia partire un destro al volo imprendibile per il portiere.
Termina la prima frazione di gioco con la squadra catalana in vantaggio per 1-0. La squadra di Luis Enrique avrebbe già completato la rimonta ma la M-S-N è insaziabile e non si ferma nemmeno nel secondo tempo.
Seconda frazione di gioco che parte col botto: Neymar si procura il rigore che lui stesso trasforma e fissa il punteggio sul 2-0.
La reazione dell’Athletic non si fa attendere: Elustondo serve Saborit per la rete che accorcia le distanze, è 2-1.
Partita e qualificazione in perfetto equilibrio ma il calcio ci ha sempre riservato delle sorprese. Una di queste è senza dubbio la punizione chirurgica di Leo Messi al 78′: la pulce lascia partire un sinistro fatato e Iraizoz può solo restare a guardare. Camp Nou in visibilio per il numero 10 argentino che segna il gol numero 302 targato M-S-N e archivia così la qualificazione per i catalani.

Alla scoperta del Tottenham

Alla scoperta del Tottenham

C’è una compagine che sta stupendo tutti in Inghilterra ed è la squadra di Mauricio Pochettino: il Tottenham.
Terzo in classifica con 12 vittorie, 6 pareggi e soltanto 2 sconfitte Pochettino è riuscito a dare la giusta identità tattica ad un gruppo pieno di giovani stelle quali Kane, Alli, Winks ed Eriksen.
La squadra di Pochettino è riuscita a fermare la striscia di vittorie consecutive del Chelsea di Antonio Conte vincendo per 2-0 allo Stamford Bridge grazie ad una straordinaria prestazione di uno dei suoi tanti gioielli : Dele Alli, e secondo un recente studio del CIES la rosa del club londinese è tra le più giovani del vecchio continente con un’età media di 25,60 anni. Altro merito di Mauricio Pochettino che è riuscito ad estrarre dal cilindro i tanti prodotti del settore giovanile degli Spurs.
Adesso l’obiettivo si chiama Champions League, ma c’è da battere la concorrenza del City e degli acerrimi rivali dell’Arsenal. Difficile ma non impossibile per la compagine di Pochettino che, nel frattempo, cerca di preparare nel migliore dei modi la prossima partita: quella contro il West Bromwich Albion. Ma dopo il WBA c’è forse una delle partite più importanti della stagione in chiave Europa: quella con il Manchester City di Guardiola.
Che dire, la rosa degli Spurs è molto giovane ma ha già dimostrato di dare del filo da torcere a quasi tutte le squadre della Premier e in questi casi non ci resta che fare un grosso in bocca a lupo a Pochettino e ai suoi uomini: “Good Luck Spurs!”.

La favola Leicester

La favola Leicester

Fantastica la storia dei Foxes, la storia che ha appassionato milioni di telespettatori.
Lo scorso anni i Foxes hanno conquistato il primo campionato nella loro storia in virtù del pareggio del Tottenham contro il Chelsea nel posticipo della 36a giornata.
Una favola che vede come protagonista una squadra che due anni fa a stento si è salvata e che l’anno scorso, complici le annate disastrose di United, Liverpool e Chelsea, trionfa con sette punti di distacco sulla seconda: il Tottenham. Un cammino trionfale quello della squadra di Ranieri caratterizzato dalla spensieratezza ma anche dal grande lavoro tattico e dall’umiltà. Il co-protagonista di questa storia è senza dubbio Jamie Vardy, capocannoniere dei Foxes che un paio di anni fa non giocava nemmeno in prima divisione e che è riuscito alla fine ad arrivare alla corte di Sua Maestà giocando per la nazionale inglese agli Europei in Francia.
Grande impresa quella di “The Thinkerman” che è riuscito a trasformare una squadra qualsiasi in una Cenerentola del calcio mondiale dimenticando la figuraccia come Ct della Grecia.
Una favola irripetibile che ha tenuto incollato ai teleschermi il mondo e che ha fatto sognare una generazione intera.
I media inglesi hanno ribattezzato questo trionfo come “The Italian Job” ma in questo caso non stiamo parlando del film di Michael Caine con una serie di sguscianti Mini Cooper.
“The Italian Job” è una storia nuova: un colpo all’italiana di 170 milioni in premi e diritti tv finiti nelle casse del Leicester, di altri 15 milioni spariti dal caveau dei bookmakers e finiti nelle tasche di quegli allocchi creduloni che avevano deciso di puntare soldi su una quota assurda: 5000 a 1.
L’epilogo perfetto? la consegna dei FIFA Awards 2016. “The Thinkerman” si è preso quello che gli spettava: il premio come miglior allenatore dell’anno davanti al Ct del Portogallo e all’allenatore pigliatutto del Real Madrid Zinedine Zidane.
Ecco il lieto fine per una compagine che non ha mai smesso di sognare e di fronte a tutto questo non ci resta che dire soltanto: Grazie Ranieri, ma soprattutto….Grazie ragazzi!

Dele Alli: storia di un campione

Dele Alli: storia di un campione

Oggi giovannibenvenutoblog vi racconta la storia di un giocatore che sta facendo sognare gli Spurs e una generazione intera: Dele Alli.
Dele Alli nasce in Inghilterra nell’aprile del 1996, passato difficile per la giovane stellina degli Spurs che viene abbandonato dal padre durante la sua infanzia. Dele successivamente inizia a giocare a calcio ed entra nelle giovanili del MK Dons, dove esordisce in prima squadra a soli sedici anni. Nel 2015 approda al Tottenham e nello stesso anno viene convocato dalla nazionale inglese.
E’ molto forte di testa, nei dribbling e nei tunnel ed ha interrotto la striscia di vittorie consecutive del Chelsea grazie alla sua doppietta di testa, innescato dal suo compagno di squadra Eriksen.
Dele è davvero forte, infatti cominciano a girare anche i primi rumours di mercato per questo centrocampista con il vizio del gol. Si vocifera addirittura un interessamento da parte di due colossi del calcio mondiale. Barça e Real. Ma Dele mantiene i piedi per terra e continua a lavorare sodo per gli Spurs e per la sua Inghilterra.
Adesso che è sulla cresta dell’onda, il padre tenta di riconciliarsi con lui ma Dele non lo sta a sentire e toglie il cognome Alli dalla maglia.
Insomma, è nata una nuova stella e se i rumours dovessero farsi più consistenti, allora vedremo questo grande campione in una grande squadra. Ma per ora non ci resta che dire: “Well done Dele!”.